La rarissima foto mostra l'antica chiesa, sede della
Confraternita, che in origine era chiamata "al
Palazzo Reale", poiché sorgeva in prossimità del palazzo
reale (nella rarissima foto accanto). Esso era stato edificato dopo la rivolta antispagnola
del 1674-78, "circa un anno dopo dopo la rioccupazione di
Messina" quando "il governo borbonico determinò di fare del
largo di terranova una vera piazza d'armi" (C.D. Gallo,
Annali della Città di Messina). L'antico tempio sorgeva
pressol'odierno
is. 298 ed a ricordo di ciò ancora oggi esiste una via San
Giuseppe (come è possibile rilevare nella planimetria
accanto). Dopo l'esproprio dell'area subito nel 1924, a
seguito del terremoto del 1908, che aveva distrutto la
chiesa, i confrati il 9 Febbraio 1935 acquistarono una
porzione dell'isolato 295 dove venne edificata l'odierno
tempio. Il progetto fu redatto dal confrate geom. Letterio
Bottari e firmato dall'ing. Francesco Barbaro e la
costruzione fu affidata all'Impresa dell'allora governatore
Cav. Giuseppe Saccà.
La nuova chiesa
fu benedetta dall'Arcivescovo,
Mons. Angelo Paino, il 29 gennaio 1938. Tra
il 1956 ed il 1960 furono realizzati i lavori di decorazione
dell'interno con la sistemazione definitiva della statua di
San Giuseppe nella nicchia presso l'Altare Maggiore. La
statua attribuita a Letterio Buceti (Console della
Confraternita nel 1770) è stata rivestita nel 1903 di una
lamina d'argento cesellato. All'interno della Chiesa è
presente una pregevole statua della Madonna del Rosario,
posta un prezioso fercolo dorato, della Confraternita dei
Pescivendoli, oggi estinta.
La moderna chiesa di San Giuseppe, sita in
via Cesare Battisti a Messina, sede della Confraternita.
Nella foto accanto è possibile osservare l'altare maggiore
con la statua lignea di San Giuseppe attribuita la Buceti.
La chiesa si presenta a navata unica con una nicchia sulla
sinistra dove è custodito l'antico fercolo su cui veniva
posta la statua per la processione si svolgeva che un tempo. Nella planimetria sottostante sono riportate
le posizioni dell'antica chiesa (in rosso) e della nuova
chiesa (in azzurro).
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