San Giuseppe

Contatti

Webmail

 

Logo della Confraternita
La Storia

La Confraternita di San Giuseppe è certamente tra le più antiche della città di Messina.

Essa, infatti, si costituiva nell'anno 1485 e sorse in origine come "Fratria dei legnaiuoli" nella quale si raggruppavano i "maestri d'ascia di poteca", i "maestri d'ascia di noce" ed i "maestri d'ascia dell'opera della Marina".

Nel 1486 stabiliva la sua sede nella Chiesa di San Giuseppe, sita nel quartiere del "Piliero", chiesa che lo storico messinese Bonfiglio chiama "sacrario ben tenuto et ornato con lavori di stucchi". Nel contempo, per il suo ordinato funzionamento, la Confraternita si dava dei "Capitoli" dei quali la stesura più antica che si conosce risale al 1668.

Nel 1742 il vecchio tempio nel quartiere del "Piliero", diventato "Planities Sacri Regii Palatii", veniva totalmente restaurato ed arricchito di opere d'arte, mentre il Senato di Messina, con decreto del 19 marzo 1775, proclamava San Giuseppe Patrono della Città.

Distrutta questa chiesa dalla furia tellurica del 28 dicembre 1908, la Confraternita ebbe sede provvisoria in diverse Chiese della città fino a quando non inaugurava festante il 29 gennaio 1938 la nuova Chiesa, sorta nell'ambito dell'isolato 295 del nuovo Piano Regolatore, all'incrocio della via Cesare Battisti con la via dei Verdi, nella quale ha preso la sua sede, impegnata nell'esercizio delle sue finalità primarie di religione e di culto.


cronologia

- 1485 Viene fondata la Confraternita dal fiorente ceto dei falegnami “Fratia dei legnaioli” nel quale si raggruppavano i “mastri d’ascia di bottega”, “mastri d’ascia di noce” e i “mastri d’ascia della Marina”.
- 1486 Stabilisce la sua sede nella Chiesa di San Giuseppe, sita nel quartiere del "Piliero", secondo il Samperi questa Chiesa era già esiste a partire dal 1437.
- 1488 Iscrizione intarsiata sul pavimento della Chiesa ma secondo Placido Samperi fu fondata intorno al 1437.
- 1489 Architrave con fuga in Egitto datata oggi al Museo.
- 18 Marzo 1516 Vigilia della festa di San Giuseppe nella stessa Chiesa del Santo l’Arcivescovo La Lignanime riesce a far sancire una pace tra la nobiltà peloritana dopo anni di lotte. A ricordo vengono dipinti sul soffitto tutti gli stemmi araldici delle famiglie messinesi che erano ancora visibili a metà ottocento come ricorda il La Farina.
- Prima metà 1500 Polidoro Caldara da Caravaggio realizza il dipinto di San Giuseppe col Bambino, rivestito nei secoli successivi da una manta argentea. Il dipinto molto danneggiato si conserva nei depositi del Museo Regionale,
- Prima metà 1500 Stefano Giordano realizza delle vite del Cristo, poi vendute, e una Madonna col Bambino.
- Prima metà 1500 Alfonso Franco realizza i dipinti di San Pietro e Paolo e 33 tavolette con la vità di Giuseppe e Gesù
- Metà 1500 Antonello Riccio (seguace di Polidoro) realizza il San Giuseppe, la Vergine e il Bambino che in seguito sostituirà quello del Polidoro
- 9 Aprile 1618 Don Filippo La Rocca dona alla Confraternita una importante reliquia che ancora oggi si conserva: l’anello di San Giuseppe. Questi l’aveva ricevuta in dono dall’Arcivescovo di Barcellona (l’anello dello sposalizio si conserva a Perugia nella Chiesa di San Lorenzo).
- Metà 1600 Alonzo Rodriquez realizza il Gesù, Maria e Giuseppe per l’Oratorio.
- 1636 Giuseppe Catalano figlio di Antonio Catalano il vecchio realizza due dipinti nella Cappella dell’Annunziata.
- 16 Maggio 1638 in occasione di una grave pestilenza fu portato in processione il quadro di San Giuseppe col Bambino di Polidoro per le principali vie della città, si registrarono numerosi miracoli.
- 1668 La Confraternita rinnova i propri “Capitoli”.
- 1669 Viene sepolto il confrate Francesco Condrò grande intagliatore e scultore ricordato anche negli scritti del Susino.
- 1742 In occasioni delle feste secolari della Madonna della Lettera viene rinnovato l’antico tempio. Per effettuare questi lavori la confraternita dovette vendere ad un commerciante lucchese e al Barone Don Francesco Natale alcuni dipinti raffiguranti la vita di Cristo opera del pittore messinese Stefano Giordano.
- 1770 E’ Regio Console dell’Opera dell’Intaglio in seno alla Confraternita lo scultore Letterio Buceti cui è attribuita la realizzazione della statua processionale. Il La Corte Cailler invece però indica come autore Giacinto Castorina Canzirri di Acireale.
- 19 Marzo 1775 il Senato di Messina con proprio decreto eleva San Giuseppe Patrono della Città.
- Marzo 1902 La statua di San Giuseppe viene rivestita da una spessa lamina d'argento cesellato per voto di Don Nunzio Magliani. Lo storico Gaetano La Corte Cailler ricorda nel suo Diario i grandiosi fuochi pirotecnici che per tradizione venivano esplosi lungo la Palazzata durante la processione del fercolo di San Giuseppe quando questo appariva nel Teatro Marittimo. Questi fuochi per consuetudine venivano offerti dalla ricca famiglia dei Costarelli che discendevano proprio da una antica famiglia di falegnami.
- 28 Dicembre 1908 Il secolare tempio, che sorgeva presso l'odierno is. 298 nei pressi dell’attuale via san Giuseppe, con il soprastante Oratorio viene gravemente danneggiato dalla furia tellurica. Dopo l’immane disastro del 1908 i confrati edificarono prontamente una chiesa baracca nei pressi della loro diruta antica Chiesa (si conservava ancora il lato destro e la sagrestia) ma in seguito furono ospitati prima nella Chiesa di Sant’Elia e poi in quella dell’Annunziata dei Catalani.
- 1924 L’area dell’antica Chiesa con le area sottostante ove si trovavano le cripte da secoli adibite a sepoltura per i confrati, viene espropriata.
- 9 Febbraio 1935 i confrati acquistano una porzione dell'isolato 295 dove viene edificata l'odierno tempio. Il progetto fu redatto dal confrate geom. Letterio Bottari e firmato dall'ing. Francesco Barbaro e la costruzione fu affidata all'Impresa dell'allora governatore  Cav. Giuseppe Saccà. 
- 31 Gennaio 1935 Si ha il Regio Decreto che riconosce la dipendenza della Confraternita all’autorità ecclesiastica.
- 29 Gennaio 1938 La nuova Chiesa viene benedetta da S.E. l'Arcivescovo mons. Angelo Paino.  La Confraternita dopo aver girovagato da varie chiese ha la sua nuova sede nell'ambito dell'isolato 295 del nuovo Piano Regolatore.
- 1945 Viene nominato Rettore Mons. Paolo Romeo che resta in carica fino al 2006
- 1956-1960 furono realizzati i lavori di decorazione dell'interno con la sistemazione definitiva della statua di San Giuseppe nella nicchia presso l'Altare Maggiore.
Oggi All'interno della Chiesa è presente la pregevole statua della Madonna del Rosario, posta un prezioso fercolo dorato, della Confraternita dei Pescivendoli, oggi estinta. Il Cristo e l’Addolorata che furono utilizzate per diversi anni in occasione della Processione delle Barette, l’altare con il dipinto di San Michele del Trupiano e la statua di Tore Calabrò in sagrestia della Confraternita di San Michele Arcangelo al Tirone fondata nel 1485 che univa i tessitori di seta e anche lo stesso prestigioso Consolato della Seta.


(da una relazione del dott. Marco Grassi presentata nella Chiesa di San Giuseppe in occasione della festa del Santo e della Notte della Cultura 2010)

 

Medaglione della Confraternita